Di William Shakespeare
Traduzione e adattamento Rossella Ferranti
Regia Giovanni Nardoni
Con 19 artisti sul palco
Un’opera, questa, che si propone di mostrare come la vita riesca a punire le malefatte, un’opera in grado di riprodurre l’avarizia, la lussuria e la gelosia in un’ottica diversa, consapevole che questi vizi verranno castigati.
Tutti i personaggi sono in grado di giudicare e di essere giudicati: l’unica ad uscirne vincitrice è la reale “allegra comare”, ossia la Vita, capace di assecondare e poi punire determinati vizi.
Il testo narra quindi la storia di Falstaff, uomo guascone, vizioso e bonario, che in cerca di denari e fortuna manda la stessa lettera d’amore a due donne sposate ed abbienti: la signora Ford e la signora Page. Entrambe le donne scoperto l’inganno, decidono di dare una lezione al mascalzone.
Contemporaneamente a questi fatti s’intrecciano le vicende amorose che coinvolgono Anna la figlia della signora Page ed i suoi numerosi corteggiatori.
Chissà se alla fine vincerà l’amore…